DOCUMENTO del DIPROSILAC (approvato dall’assemblea del 21.09.21)

La situazione generale della filiera lattiero-casearia, fortemente condizionata dalla importazione di latte, di cagliate e di semilavorati, e la preoccupante condizione delle aziende zootecniche costrette, ormai da tempo, a produrre sottocosto,  per il continuo ed incontenibile aumento dei costi di produzione (mangimi, energia elettrica, carburanti, adeguamento delle strutture alle norme vigenti, ecc.) e per le conseguenze dei blocchi imposti dalla pandemia e delle calamità (siccità, incendi, ecc.) senza alcun favorevole riscontro per i prezzi dei loro prodotti, sono state analizzate dall’Assemblea del Distretto per la individuazione di iniziative mirate a scongiurare la chiusura di altri allevamenti. Con il contributo dei presenti l’assemblea

 

FA VOTI

 

Affinché, da parte di tutti coloro che hanno responsabilità di Governo e di rappresentanza politica, parlamentare e di categoria, sia fatto, con unità d’intenti, ogni sforzo possibile per la individuazione di soluzioni alle diverse questioni che interessano gli imprenditori della filiera e gli allevatori in particolare.

 

PREZZO DEL LATTE VACCINO ALLA STALLA

 

L’attuale prezzo, imposto (come sempre) dagli Industriali, oscilla dai 34 ai 38 centesimi/litro. Il costo di produzione, senza considerare gli ulteriori aumenti degli ultimi giorni sul costo dei mangimi per le nuove quotazioni del mais e della soia, gli annunciati rincari delle tariffe elettriche, risulta essere dai 42 ai 44 centesimi/litro (senza tenere conto dell’ammortamento degli investimenti e del lavoro dei titolari d’azienda e dei loro familiari).

Occorre semplificare ed accelerare la certificazione del latte vaccino QS e la applicazione della norma che introduce il monitoraggio del latte prodotto e trasformato per dare forza al “Caseificio Italia”

Si rende indispensabile da subito la introduzione di provvedimenti atti a garantire prezzi che non siano inferiore al relativo costo di produzione.

 

PREZZO DEL LATTE OVICAPRINO ALLA STALLA

 

Da più parti si vocifera che la nuova campagna dovrebbe far registrare un prezzo maggiore rispetto alla precedente campagna. Una previsione sicuramente beneaugurate (se confermata dai fatti) anche se il prezzo di cui si parla non sembra essere sufficiente per compensare il solo aumento del costo dei mangimi. Si è ritenuto pertanto di proporre le stesse strategie individuate per il latte vaccino.

 

QS SICILIA – LATTE CRUDO VACCINO ED OVICAPRINO

 

L’attività fin qui svolta dal Distretto, grazie alla determinazione ed alla disponibilità del Governo Regionale e del Dipartimento Agricoltura, ci fa trovare pronti per passare dalle parole ai fatti; occorre tuttavia una verifica per evitare che si vada ad ulteriormente appesantire gli allevatori con adempimenti ed oneri non compatibili con la loro non facile condizione. Tenuto conto che per la formulazione del “piano dei controlli” e del “tariffario” il Distretto, a differenza di tutti gli altri passaggi, non è stato coinvolto, appare indispensabile un incontro specifico per mettere la struttura ed i Consorzi di Tutela  nelle condizioni di rappresentare direttamente le loro proposte nell’interesse degli allevatori.

 

BENESSERE ANIMALE

 

Va fatto di tutto per accelerare il lavoro che vede impegnato il “gruppo di lavoro” insediato dall’Assessore, affinché si arrivi al più presto alla approvazione da parte dell’UE. Gli allevatori siciliani non possono continuare a pagare per colpe che non hanno. Un maggiore lasso di tempo in presenza di idonee risorse economiche avrebbe dato la possibilitàdi prepararsi ad affrontare il tema prendendo contezza ed adeguando gradualmente le strutture ed il management. Occorre salvare il salvabile sapendo che con la nuova programmazione tante cose cambieranno !

 

RIVALUTAZIONE DEL RUOLO DEL CORFILAC

 

La struttura non può essere attenzionata dalla Regione, come accade da anni, solo per consentire l’indiscutibile pagamento degli stipendi al personale dipendente. Il Corfilac per poter soddisfare le esigenze istituzionali al servizio delle imprese dell’agroalimentare  e, prima d’ogni cosa, della filiera lattiero casearia ha bisogno di bene altro: dalle risorse per la sua normale gestione (fino a quando non sarà in grado di autogestirsi) alla dotazione di strumenti moderni ed attuali per rispondere alle reali esigenze degli allevatori locali (è semplicemente assurdo che gli allevatori del territorio ibleo, che produce oltre il 75 % del latte vaccino siciliano, per l’analisi delle loro produzioni debbono rivolgersi a strutture aventi sede a Palermo!)

Da tenere conto che il Corfilac dovrà farsi carico della diretta certificazione del latte crudo vaccino ed ovicaprino QS Sicilia

 

MONITORAGGIO DEL LATTE PRODOTTO E TRASFORMATO

 

Una volta sbloccata la norma che introduce il monitoraggio del latte occorre accelerarne l’operatività al fine di avviare da subito quanto necessario per favorire la tracciabilità del latte, dei latticini e dei formaggi . Divente pertanto indispensabile, in concorso con il ruolo che il Distretto intende mantenere, la istituzione dell’Istituto Regionale del latte e dei formaggi, con finalità di sperimentazione, ricerca e promozione di un comparto che produce pur tra mille difficoltà svariati punti di PIL dell’economia regionale, che se adeguatamente attenzionato potrebbe dare ulteriore lustro al “made in sicily”

 

MISURE PER LE OP DEL LATTE

                            

Il Distretto ritiene di dover, ancora una volta, sollecitare interventi mirati a sostenere l’attività delle OP del latte così come avviene per altri comparti dell’agricoltura.  Potrebbero essere individuate misure che oltre a favorire la cooperazione potrebbero rivelarsi utili per il comparto zootecnico e per tutta la filiera lattiero casearia.